I tuoi bambini possono giocare da soli?
Molti neo genitori si preoccupano di accompagnare i propri figli in tutti i momenti della giornata, anche quelli ricreativi. La condivisione è naturalmente importante ma è quasi impossibile dedicare completamente la propria quotidianità ai bambini.
Il lavoro, le faccende domestiche, gli impegni e, perché no, gli hobby, sono delle attività che non possono essere trascurate a lungo. L'accumulo di “cose da fare” porta le mamme e i papà allo stress e all’esaurimento.
Ad un certo punto ci si rende conto che non si può stare sempre insieme ai figli e si trovano delle soluzioni che, a lungo andare, diventano controproducenti.
Quanti genitori lasciano i propri bambini ore davanti alla tv per “tenerli buoni”? Negli ultimi anni anche gli smartphone sono diventati uno strumento risolutivo ritenuto da alcuni efficace.
In realtà esiste un’alternativa decisamente più utile e vantaggiosa, che permette uno sviluppo sano del bambino e insegna ai papà e alle mamme che non è obbligatorio partecipare sempre e attivamente alle attività dei figli.
Si tratta del gioco autonomo.
Cos’è e come si applica?
Continua a leggere per scoprirlo!
Cos’è il gioco autonomo e perché è utile?
Il gioco autonomo comprende tutte quelle attività ricreative che lasciano al bambino un’ampia autonomia. Non esiste un gioco specifico, in genere è il genitore che pensa a qualcosa in grado intrattenere i propri figli per un certo periodo di tempo.
La costruzione, la manipolazione, il disegno sono solo alcuni esempi che possono aiutare i bambini a sfogare la fantasia e a divertirsi. Naturalmente le attività da preparare devono essere sicure e permettere ai bambini di giocare senza l’aiuto della mamma o del papà.
Come mai giocare da soli aiuta lo sviluppo emotivo e psicologico?
Consentire al bambino di giocare autonomamente significa mostrare fiducia verso di lui e permettergli di accrescere la propria autostima. L’attività di autogestione del tempo libero è anche efficace allo sviluppo della sua indipendenza.
Il genitore non deve necessariamente intervenire (bisogna farlo solo in caso di pericolo o di attività poco appropriata) e può invece svolgere il ruolo di supervisore e guida.
I tuoi figli sono perfettamente in grado di passare il proprio tempo da soli in maniera sana e creativa.
Le mamme e i papà possono comunque organizzare l’attività e fornire ai bambini gli strumenti utili a portarla a termine. Per il resto, è importante lasciarli liberi di scatenare la loro fantasia.
Nel gioco non esiste una versione corretta e una sbagliata. Un genitore che si intromette perché il bambino decide di usare il colore giallo anziché l’azzurro per colorare il cielo, rischia di frustrarlo di impedirgli di sperimentare, sbagliare e riprovare.
Il gioco autonomo è una soluzione capace di arricchire i bambini e i genitori. Se hai interesse ad approfondire l’argomento, segui il profilo di @mammasuperhero. Qui troverai tanti consigli di una mamma che ha provato di persona i benefici del gioco indipendente.
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Giocare da soli è importante perché non tutte le cose della vita possono essere fatte insieme. Imparare l’autogestione divertendosi è la maniera migliore per acquistare fiducia in se stessi e diventare indipendenti.