Già utilizzato da molti istituti scolastici, questo criterio è legato all’ideologia didattica di Maria Montessori, nota educatrice vissuta tra l’800 e il ‘900 che ha cambiato il modo di vedere e di crescere il bambino. Egli infatti è un soggetto ricco di potenzialità e non un “vaso vuoto” da riempire. Lo scopo dell’educatore, o del genitore, è quello di guidarlo verso l’autonomia fisica, intellettiva ed emotiva attraverso una serie di attività che non sono propriamente “giochi”, ma delle operazioni serie e utili che aiutano nello sviluppo (naturalmente il tutto viene adeguato al bambino).
L’approccio prevede anche l’utilizzo di una serie di materiali, divisi per categorie, e di mobili. Ogni elemento è legato ad aspetti della vita, come il linguaggio, la psicoaritmetica, la musica e la praticità. Esistono dei veri e propri oggetti che fanno parte del metodo; ad esempio l’Alfabetiere Montessori, la Torre Rosa Montessori oppure la Tavola Montessori, lo Sgabello Montessori e il Letto Montessori. Diverse scuole organizzano i propri spazi utilizzando questi materiali e l’arredamento sopracitato, permettendo agli alunni di conquistare la propria indipendenza in autonomia.
Il fondatore di Amazon è orgoglioso delle sue radici montessoriane.
Persona intuitiva, audace e determinata, possiede inoltre una grande capacità d’imparare dagli altri. Quest’importante aspetto, che contribuisce a una crescita personale e amplia “le vedute” su ciò che ci circonda, è una traccia significativa lasciata dal metodo Montessori.